La malattia tredecennale di Elio Aristide, sofista Adrianeo / esposta da Vincenzo Malacarne.

  • Malacarne, Vincenzo, 1744-1816.
Date:
1799
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Credit: La malattia tredecennale di Elio Aristide, sofista Adrianeo / esposta da Vincenzo Malacarne. Source: Wellcome Collection.

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    fi è, che fi trovino in me alcune di quelle condizioni, che dette, per amorevolezza foverchia verfo Ja mia perfona, vogliono ad ogni modo (apporre, onde un fienile lavoro poffa riefeir pefo adat- tato alle mie braccia. Immaginatevi, uditori umaniflimi, ne’ racconti da Arijlìde inferiti in diverfe delle fue opere greche, dettate in ittile piuttofto ’ frondofo e luffureggiante , che florido e puro, fetninate per ogni dove intemperantemente di fogni, d’oracoli, di vifioni, d’appa- rizioni di divinità mitologiche, di fatti iftorici, fenza mai di- menticar d’inneftarvi, a diritto e a traverfo, rami frequenti(fimi di proprie lodi ; immaginatevi un diluvio di cofe appartenenti all’argomento di cadauna delle Orazioni, delle Epijìole, de* Ser- moni , c delle altre fue produzioni che fono molte ; inoltre pen- fate , che Arijìide non era Medico, e che non di rado trattando de’ proprj mali ° veri ° immaginar;, pub aver ufato termini e frafi ora per vezzo, ora per ignoranza, differenti da quelle delle quali fi fono ferviti Ippocrate, Galeno , Oribafio, E^io, Paolo, Filumeno, Nonnio, e quegli altri fcrittori medici greci, che come Areteo fanno le delizie degli eruditi figliuoli d’Apolline, e d’Efcu- lapio; e poi giudicate fe indagine così delicata, ed importante fia cofa nell’ intraprender la quale io po(fa lufingarmi d’effere per riufeire con qualche felicità! Egli è vero, che abbiamo parecchi interpreti ed efpofitori , che dovrebbono avere fpianato quefto cammino ; ma , oh Dio J anche quelli eruditiffimi uomini , che non eran Medici, hanno fatto in tanta confufion di cofe, in tanto guazzabuglio di notizie, e di vifioni, e di delirj, quello che han- no potuto; e dalla traduzion irte (fa, dalle note, e dalle così dette emendazioni, e fcolj, e offevvanioni di cui è pur doviziofa l’edi- zion delle ppere d'Ariftide in due volumi in 4.0 fatta in Oxfordia l’anno 1722, fotto la correzione di Samuele J ebbio, un Medico ricava che in moltifiìmi luoghi il traduttore ha parlato un lin- guaggio differente da quello dell’autor greco, ed amendue fi fono fcòttati dallo fìile de’ Medici e de’ Chirurghi . In mezzo a così gravi difficoltà la prudenza mia e la benevolenza voftra, urbanif- fimi focj, mi avrebbero configliato d’ attenermi da quella ingrata fatica.... ingrata?.... e perchè dovuto avrebb’effa riefeirmi in- grata, fe qualunque ne fotte (lato 1’ efito , ne aveffero moftrato foddisfazione e appagamento, le perfone che me la impofero? per- chè mai ingrata, fe mi aveffe arricchito di nuove cognizioni, fe mi aveffe fomminiftrato i mezzi di trattener 1’ Accademia nottra